Esiste una psicologia dell’abitare, che parte da una domanda molto semplice, che gli expat si sono posti molte volte: dov’è la mia casa? In quale posto sono a casa? Lo spazio fisico di una casa riflette anche il nostro spazio mentale.
Abitiamo e ci abitiamo per fare in modo di vivere bene nella casa che scegliamo, ci ascoltiamo e assecondiamo i nostri desideri con l’obiettivo di fare della casa uno strumento che allena la felicità e il benessere.
E infatti quando stiamo male iniziamo a pulire e a mettere in ordine e quando questo succede in realtà non stiamo facendo altro che cercare di mettere a posto noi stessi. La casa è ordine, fisico ma anche e soprattutto interiore.
Trovare il nostro posto nel mondo
Per chi viaggia e si muove, comprendere quali sono i propri bisogni è fondamentale per trovarsi ad abitare un luogo che risponde alla nostra identità. E se ci si sposta con una certa frequenza, come fare a mantenere ben salda la propria identità in relazione allo spazio?
Per prima cosa serve apertura mentale, quell’attitudine che ci permette di entrare in contatto con altri mondi e realtà e di amplificare anche lo spazio mentale necessario per affrontare meglio la quotidianità e la vita in generale.
Non è tanto lo spazio fisico, non sono le mura; la chiave di tutto è chiedersi di che cosa abbiamo bisogno in quel momento per rendere lo spazio che ci circonda adatto alle nostre esigenze. E per farlo diventare di nuovo casa nostra.
Lasciare la propria abitazione può essere difficile emotivamente ed è normale che ai luoghi siano legati i nostri ricordi e le nostre emozioni. Il trasloco, poi, è a tutti gli effetti un disorientamento spaziale e una gran fatica non soltanto in termini fisici, ma soprattutto dal punto di vista emotivo.
Ecco allora qualche consiglio per entrare in sintonia quando si entra in un nuovo spazio da abitare.
Ricrea un’atmosfera familiare
Se senti di averne bisogno, arreda l’ambiente ispirandoti alla tua precedente casa: questo ti aiuterà ad abituarti in modo graduale dopo un trasloco. A volte basta davvero poco per ricreare l’atmosfera della vecchia abitazione e per ritrovare familiarità e calore.
Crea nuovi ricordi positivi
Un buon modo per abituarsi alla nuova casa è creare da subito nuovi ricordi. Per esempio, dopo il trasloco potresti organizzare una piccola festa: niente di elaborato, basta anche solo un brindisi o una pizza per condividere insieme l’emozione della nuova casa e per esorcizzare sentimenti negativi come la paura di non sentirsi bene nel nuovo posto.
Abituati alla casa nuova poco per volta
Non avere fretta. Possono volerci settimane, anche mesi, è normale: fai un passo alla volta e non sovraccaricare la tua vita di troppi cambiamenti. Abituarsi alla casa nuova può essere un po’ traumatico all’inizio, ma col tempo riuscirai a percepire il cambiamento in modo più naturale, con tutti i suoi vantaggi alla luce dei motivi che ti hanno portato a trasferiti. Si inizia sempre a piccoli passi e l’aiuto di un Professional Organizer - magari expat come me :-) - può diventare un supporto prezioso per organizzare il tuo spazio. La cucina o il bagno potranno anche non essere fatte su misura per te, ma quando le tue cose sono nel posto giusto, sentirsi a casa è molto più facile.
